Lou Reed, New York elettrica: ricordo e canzoni essenziali
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In ricordo di Lou

Nasce il 2 marzo 1942, a New York City: scrittore urbano, cantante e chitarrista, Lou Reed porta la poesia di strada dentro il rock. Con i Velvet Underground ridefinisce l’underground newyorkese; poi una carriera solista che attraversa Transformer, Berlin e New York. Reed si spegne il 27 ottobre 2013, a 71 anni: resta l’impronta di una voce in bilico tra realtà e mito.
⚡ Esplosione – anni d’oro e brani simbolo
Con i Velvet: “Heroin”, “Sunday Morning”, “Sweet Jane” diventano alfabeti nuovi per generazioni di ascoltatori. Nel 1972 arriva Transformer (con Bowie/Ronson): “Walk on the Wild Side” e “Perfect Day” entrano nel DNA popolare. Reed sperimenta senza paura (Metal Machine Music), poi torna al reportage metropolitano con New York (1989). Curiosità: Per un periodo Lou Reed tornò a lavorare nell’azienda del padre si colloca poco dopo lo scioglimento dei Velvet Underground, quindi tra il 1970 e il 1971. In quel periodo Lou Reed guadagnava circa 40 dollari a settimana svolgendo lavori d’ufficio come dattilografo.
🤘 La voce dei colleghi
Dai contemporanei ai più giovani, l’omaggio è unanime: Patti Smith ne celebra la sincerità tagliente, John Cale ne ricorda la visione, David Bowie lo definisce un riferimento assoluto. Generazioni di songwriter hanno trovato in Reed il permesso di essere diretti, scabri, veri.

🌟 Stampa, fan & curiosità
Critica e pubblico convergono: l’opera di Lou è fondativa per art-rock e alternative. Dai club del Lower East Side ai musei, la sua estetica attraversa arte contemporanea, fotografia e cinema. Curiosità: Tra le situazioni che ha sempre incuriosito i fan è la forte relazione che ci fu tra Reed & Bowie. Nessuna fonte affidabile ha mai confermato un flirt romantico tra i due. La loro fu una relazione artistica e personale intensa, con gesti affettuosi e provocatori (la celebre foto al Café Royal è spesso letta come “bacio”, sebbene le versioni differiscano) e persino scontri: nel 1979 un litigio in un ristorante di Londra degenerò in un colpo di Reed a Bowie. Al netto delle voci, resta la stima reciproca e la collaborazione cruciale: Bowie co-produsse Transformer (1972), spartiacque della carriera solista di Reed.

🎵 Brano consigliato
“Walk on the Wild Side” — Lou Reed
Linea di basso ipnotica, cori doo-doo essenziali e storytelling low-voice che fotografa la Factory. Una lezione di sottrazione: poche note, verità assoluta.
💬 Commento top (YouTube) + traduzione
“This masterpiece is aging like a fine wine. He was highly regarded as a songwriter/musician by his peers.” — @RK-ml2ns, 4 anni fa.
Traduzione: “Questo capolavoro invecchia come un vino pregiato. I colleghi lo stimavano moltissimo come autore e musicista.”
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Ogni giorno un racconto che merita di essere ascoltato.