King Crimson – In the Court of the Crimson King (1969)
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In the Court of the Crimson King, l’alba del Prog-Rock

🎬 Introduzione — dietro le quinte
Il 10 ottobre 1969 esce In the Court of the Crimson King: Robert Fripp, Greg Lake, Ian McDonald, Michael Giles e i testi visionari di Peter Sinfield intrecciano rock, jazz e classica in un linguaggio nuovo. La copertina—l’urlo rosso dipinto dal giovane Barry Godber, programmatore prestato all’arte—diventa subito un’icona. Album storico e rivoluzionario, è spesso indicato come l’inizio del progressive rock.
📈 Le classifiche — l’impatto immediato
Accoglienza folgorante: Top 5 in UK e Top 30 negli Stati Uniti. Per un esordio tanto audace è un risultato clamoroso che spinge la band fuori dall’underground, alimentando un culto immediato.
🎙️ Le voci dei musicisti — eredità e stima
“Un capolavoro inquietante.” — Pete Townshend
“I King Crimson sono, in buona parte, coloro da cui abbiamo ‘preso in prestito’ per anni.” — Maynard James Keenan (Tool)
📰 Fan & critica — mito, stampa e curiosità
Per i fan è un totem: suite monumentali, atmosfere apocalittiche, un Mellotron da pelle d’oca. La stampa specializzata lo celebra regolarmente come uno dei vertici del prog. Curiosità: Barry Godber morì l’anno successivo; il dipinto originale della copertina è oggi custodito negli archivi Crimson.
🎧 Brano consigliato — con video
Ascolto guida: “21st Century Schizoid Man” — riff taglienti, sezione centrale “Mirrors”, ferocia controllata.
💬 Commento top (YouTube) — in inglese e traduzione
@ozkul_arda200 — 3 anni fa (modificato)
“This song was so good they named an entire century after it.”
“Questo brano è così bello che hanno chiamato un intero secolo con il suo nome.”
Storie Rock – Artisti, Dischi, Ricordi 🎸
Ogni giorno un racconto che merita di essere ascoltato.