Jerry Lee Lewis: l’ultimo fuoco di “The Killer” (28 ottobre 2022)

🕯 28 ottobre 2022 – Addio a The Killer

Il 28 ottobre 2022 si spegne a 87 anni Jerry Lee Lewis, per tutti The Killer. Pianista, cantante, animale da palco, è stato uno dei primissimi a portare il rock’n’roll sul limite della rispettabilità pubblica – e poi a fare un passo oltre.

Il suo stile è fisico, istintivo, senza filtri: pugni sulla tastiera, ginocchia sullo sgabello, sudore in faccia al pubblico. Era caos, desiderio, pericolo. Per molti, il rock’n’roll “vero” inizia quando lui mette le mani sul piano e decide che il pianoforte può essere violento quanto una chitarra elettrica.
Nessun compromesso. Solo fuoco. 🔥


⚡ Il suono che ha incendiato l’America

Brani come “Whole Lotta Shakin’ Goin’ On” e soprattutto “Great Balls of Fire” hanno cambiato tutto.
Quello che prima era boogie-woogie del Sud degli Stati Uniti, con Lewis diventa qualcosa di esplosivo e sessuale, capace di scandalizzare radio e tv ma anche di far impazzire le platee.

Ascoltare Jerry Lee Lewis negli anni ’50 significava assistere a una specie di attacco. Cantava, rideva, urlava contro il microfono, martellava il piano come se volesse farlo esplodere davanti a tutti. Quel modo fisico di stare sul palco è diventato la base dell’hard rock da arena: l’idea che la performance è un atto di guerra, non un recital pulito. ⚡


🤘 Gli altri musicisti lo sapevano

Per decenni rocker, chitarristi, songwriter lo hanno riconosciuto per quello che era: un detonatore.
I grandi nomi della storia del rock – da Elvis Presley ai Rolling Stones – hanno sempre trattato Jerry Lee Lewis come uno dei padri fondatori della ribellione sonora.
Non era “solo” un pianista veloce. Era minaccia pura. Era spettacolo pericoloso. Era gospel contaminato da sesso e bourbon.

C’è una frase che gli è sempre rimasta addosso: prima metti a ferro e fuoco il palco, poi eventualmente chiedi scusa. Il pubblico capiva benissimo da che parte stare. 🤘


🔥 Lo scandalo che ha quasi distrutto la sua carriera

Dietro il mito c’era anche il caos personale. E per capire quanto Jerry Lee Lewis fosse visto come “troppo”, basta ricordare quello che succede nel 1957.

Nel pieno della sua ascesa firma un matrimonio destinato a far saltare i giornali inglesi e americani: sposa Myra Gale Brown, sua cugina (figlia del cugino) che all’epoca aveva solo 13 anni.
La verità esplode durante un tour nel Regno Unito: concerti cancellati, boicottaggi radio, indignazione pubblica, carriere che in quel momento vengono azzoppate.

Quello scandalo non lo ha mai lasciato del tutto. Ma nemmeno lo ha fermato. Ha solo reso il personaggio ancora più leggendario, borderline e incontrollabile. 🔥


🎵 Brano consigliato – “Great Balls of Fire” (YouTube Music)

Riascoltare “Great Balls of Fire” è come aprire una valvola ad alta pressione.
Meno di due minuti, ma dentro c’è già tutto: piano martellato come fosse una mitragliatrice, risate sporche, voce che è metà predica e metà peccato.
È il suono che ha insegnato al mondo che il rock’n’roll non è carino. È urgente, sudato, fisico, pericoloso. 🎧


💬 La voce dei fan

“He didn’t just play the piano. He attacked it. Rock wouldn’t be the same without him. RIP Killer.”
Traduzione: “Non suonava il piano. Lo assaliva. Il rock non sarebbe lo stesso senza di lui. Riposa in pace, Killer.” 🕯


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