Jerry Garcia: l’addio del 9 agosto 1995 che cambiò il rock psichedelico
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🌹 Addio a un visionario
Il 9 agosto 1995 muore Jerry Garcia, leader e anima dei Grateful Dead. Nato a San Francisco nel 1942 da José “Joe” Garcia, musicista di origini spagnole, e Ruth “Bobbie”, cresce tra pianoforte e storie familiari.
Curiosità: da bambino perse parte del medio della mano destra in un incidente con la legna, un “marchio” che influenzò il suo stile chitarristico unico.
🎸 Dalle prime corde al mito
Dai primi ascolti di Ray Charles, B.B. King, Chuck Berry al bluegrass di Earl Scruggs, Garcia passa per jug band, Warlocks e poi Grateful Dead, diventando la colonna sonora degli Acid Tests di Ken Kesey: improvvisazione, comunità e sperimentazione sonora.
🤝 La voce dei colleghi
Tra i tributi più significativi spicca Bob Dylan:
“There’s no way to measure his greatness… He really had no equal.”
Parole che raccontano il rispetto e la consapevolezza del suo talento, riconosciuto dai più grandi musicisti della sua epoca.
🌈 L’abbraccio dei fan
Quattro giorni dopo la sua morte, tra le 20 e le 25 mila persone si radunarono al Golden Gate Park di San Francisco per un memoriale fatto di fiori, musica e ricordi. I Deadheads lo hanno trasformato in leggenda vivente anche oltre la morte, mentre la critica lo ha consacrato tra i più grandi chitarristi di sempre (Grateful Dead, Rock & Roll Hall of Fame 1994).
🎧 Il brano del giorno
Consiglio d’ascolto: “Ripple” (1970), una ballata che condensa grazia melodica e spiritualità laica, il lato più luminoso di Garcia autore e interprete. Una canzone che, come direbbe un fan, “sembra esistere da prima dell’universo”.
💬 Top comment YouTube
@edvinberggren7467 – 4 anni fa
"It's like this song has existed before the universe"
💬 È come se questa canzone fosse esistita prima dell’universo.
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🎸 Ogni giorno un racconto che merita di essere ascoltato.