Dan Peek, la voce gentile degli America – Addio il 24 luglio 2011
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🎸 Dan Peek, la voce gentile degli America – Addio il 24 luglio 2011

🎸 Un ragazzo del Midwest con la chitarra nel cuore
Il 24 luglio 2011 ci lasciava Dan Peek, chitarrista, cantante e cofondatore degli America. Nato nel 1950 da una famiglia militare in missione a Panama City, Dan cresce tra Oklahoma e Inghilterra. Figlio di un colonnello dell’aeronautica, trova rifugio nella musica folk americana e nei vinili che scorrono tra le basi.
Nel 1969, a Londra, incontra Gerry Beckley e Dewey Bunnell: insieme daranno vita agli America, trio armonico e malinconico che farà innamorare milioni di fan in tutto il mondo.
🌾 Dai primi accordi al successo internazionale
Dan è influenzato da Crosby, Stills & Nash, Simon & Garfunkel e soprattutto da Neil Young, da cui apprende l’arte dell’essenzialità. La sua voce calda e le sue armonizzazioni diventano fondamentali per l’identità del gruppo.
Nel 1972 arriva il successo globale con A Horse with No Name, brano iconico che li proietta ai vertici delle classifiche. Peek si distingue anche come autore, firmando brani come Don’t Cross the River e Lonely People, quest’ultimo diventato un classico della spiritualità pop.
💬 Il rispetto dei colleghi e la svolta spirituale
Gerry Beckley lo ricorda così: “Dan aveva una dolcezza che si rifletteva in tutto ciò che faceva: la sua voce, la sua scrittura, il suo cuore.”
Nel 1977 Dan lascia la band per intraprendere un percorso spirituale che lo porterà a diventare uno dei padri fondatori della musica cristiana contemporanea. Il suo album All Things Are Possible viene considerato una pietra miliare del genere.
🌟 Il legame con i fan non si è mai spento
Anche a distanza di anni, i fan continuano a ricordarlo con affetto. La sua musica è spesso associata a sentimenti di pace, introspezione e libertà.
Rolling Stone e Classic Rock Magazine lo hanno incluso tra gli artisti più influenti del folk rock americano. “A Horse with No Name” è ancora oggi uno dei brani più trasmessi nelle playlist dedicate agli anni ’70.
🎧 Il nostro tributo: “A Horse with No Name”
Un brano senza tempo, ipnotico e simbolico. Racconta il viaggio solitario nel deserto come metafora di libertà e isolamento.
Il suo arpeggio ciclico e la voce sussurrata sono diventati un’icona sonora di un’intera generazione. Ascoltarlo oggi è come tornare a casa, nel silenzio caldo della sabbia.
💬 Commento top da YouTube
“It’s 2023, and I’m still riding through the desert on this timeless track. Thank you Dan for the peace.”
– @SonicTraveler, 15 ago 2023
“È il 2023 e sto ancora cavalcando nel deserto con questo brano senza tempo. Grazie Dan per la pace.”
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🎸 Ogni giorno un racconto che merita di essere ascoltato.