Blind Faith: la superband Clapton-Winwood che bruciò veloce

🛠️ Come nasce una superband?
Il 21 luglio 1969, in piena epoca psichedelica, veniva pubblicato l’unico e leggendario album dei Blind Faith. Tutto nacque in una casa di campagna nel Berkshire, tra jam session e intuizioni. Eric Clapton, in cerca di libertà dopo i Cream, e Steve Winwood, in pausa dai Traffic, iniziarono a suonare insieme senza grandi piani. Il progetto prese vita con Ginger Baker e Ric Grech, creando un ensemble senza precedenti. Nessun manager, nessuna etichetta all'inizio: solo musica e urgenza espressiva.


🌟 Una meteora di talento e visione
Il pubblico li idolatrava prima ancora che uscisse un solo disco. Il loro debutto dal vivo a Hyde Park davanti a 100.000 persone segnò l’inizio di una storia breve ma incandescente. Blind Faith mischiava rock blues, soul, gospel e improvvisazione. Winwood portava con sé l’anima nera del rhythm & blues, Clapton le cicatrici del blues elettrico. Tra le influenze? Ray Charles, Buddy Guy, il folk britannico e la libertà delle jam jazzistiche.


🎤 Cosa dissero i grandi del rock
Il rispetto tra colleghi fu immediato. George Harrison definì l’album “raffinato, spontaneo e senza compromessi”. Clapton, con disillusione, dirà anni dopo:

“Blind Faith è stato un sogno fragile, nato dalla libertà e distrutto dalle aspettative.”
Winwood lo ricorderà come “una splendida confusione, dove tutto sembrava possibile”. Un esperimento autentico, apprezzato anche da chi non amava i “supergruppi”.


📣 Il giudizio dei fan e della critica
Nonostante la brevissima vita, l'album entrò direttamente al n.1 in UK e USA. I fan ne fecero subito un cult, attratti dal suono ma anche dalla controversa copertina. Rolling Stone lo ha definito “un miracolo sonoro senza sequel”, mentre NME lo ha inserito tra i dischi da ascoltare assolutamente. Ancora oggi è venerato da chi cerca emozione pura e artigianato musicale.


🎧 Da ascoltare: Can’t Find My Way Home
Scritta e cantata da Winwood, è un inno etereo, malinconico e profondo. Parla di smarrimento e speranza. Perfetto per ritrovare sé stessi nella nebbia dei giorni. La voce leggera, quasi sussurrata, galleggia su un arrangiamento semplice e toccante.


💬 Commento YouTube da pelle d’oca

“The best song to just sit back, close your eyes and feel your soul rise. Pure musical therapy.”
@MarkAndrews63, 11 gennaio 2024

🗨️ "La miglior canzone per sedersi, chiudere gli occhi e sentire l’anima sollevarsi. Vera terapia musicale."


🔍 Curiosità finale
Il nome “Blind Faith” venne scelto dopo che la copertina era già stata stampata. Quell’immagine enigmatica di una ragazza con un aereo giocattolo? Simbolo di innocenza e fede cieca nel futuro… e nella musica.


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