25 Set 1967 — The Doors: esce Strange Days

25 Set 1967 — The Doors: esce Strange Days, psichedelia urbana

Il 25 settembre 1967 – The Doors danno alle stampe Strange Days, secondo album che affina l’impronta visionaria del debutto: psichedelia urbana, groove ipnotici, iconografia memorabile (la celebre cover di artisti di strada). Nella stessa data affollata di uscite storiche brillano anche Black Sabbath – Vol. 4 (1972), Tears for Fears – The Seeds of Love (1989), INXS – X (1990), Rammstein – Herzeleid (1995), Idles – Ultra Mono e Deftones – Ohms (2020).

🛠️ Dietro le quinte

Registrato ai Sunset Sound (Hollywood) con Paul A. Rothchild alla produzione e Bruce Botnick all’ingegneria, l’album cattura una band in piena sinergia: Ray Manzarek (tastiere), Robby Krieger (chitarra), John Densmore (batteria) a incorniciare la voce di Jim Morrison. Sulla title track, un Moog modulare (programmato ad hoc) filtra e dilata la voce, creando uno dei primi esempi di sintetizzatore usato come effetto narrativo nel rock mainstream.

🗣️ Cosa ne pensano colleghi & addetti ai lavori

Col tempo Strange Days è stato lodato per l’equilibrio “apollineo/dionisiaco” caro a Manzarek: rigore armonico e trance ipnotica convivono in arrangiamenti essenziali ma moderni. Critici e musicisti sottolineano la fotografia sonora di Rothchild/Botnick e la coesione del gruppo, capace di espandere il linguaggio del primo album senza perderne intensità e carica poetica.

📣 Pubblico, riconoscimenti & curiosità

All’uscita, l’album raggiunge la #3 posizione nella Billboard 200 e ottiene la certificazione di platino. Curiosità: la copertina, scattata a Sniffen Court (Manhattan) da Joel Brodsky, ritrae veri artisti di strada; tra loro comparve anche un tassista reclutato sul momento per imbracciare la tromba, contribuendo a quel sapore surreale che è diventato parte dell’immaginario Doors.

🎬 Brano consigliato

“Strange Days” — basso elastico, batteria ipnotica, tastiere avvolgenti e Moog che disegna un’aura “altra” sulla voce di Morrison. Un ascolto che sintetizza l’estetica del disco: urbano, febbrile, onirico.

💬 Commento top (YouTube)

@stolenuniverse007 anni fa
This is amazing. Ray Manzareck did a great job in here. Jim would be so proud of him. I just love this song so much. It's Door's soul.

Traduzione: «Incredibile. Ray Manzarek ha fatto un lavoro straordinario. Jim ne sarà stato orgoglioso. Amo questa canzone: è l’anima dei Doors.»


Storie Rock – Artisti, Dischi, Ricordi
🎸 Ogni giorno un racconto che merita di essere ascoltato.

Torna al blog

Lascia un commento

Si prega di notare che, prima di essere pubblicati, i commenti devono essere approvati.