21 Settembre 1947 – Don Felder e l’assolo immortale di “Hotel California”
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21 settembre 1947 – Don Felder: la chitarra che fece la storia

🎂 Origini & primi passi
Don Felder nasce a Gainesville, Florida, in una famiglia modesta. Fin da giovanissimo sogna la musica, costruendosi da sé strumenti rudimentali e lavorando in un negozio per potersi permettere la prima chitarra. Curiosità: tra i suoi allievi, un ragazzino di nome Tom Petty, che anni dopo diventerà leggenda.
🚪 Dalle band locali agli Eagles
Negli anni ’60 forma i Continentals con Stephen Stills e Bernie Leadon. Nel 1974 entra negli Eagles: prima una session in studio, poi il posto fisso nella band. Il suo tocco, elegante e potente, porta nuova linfa al gruppo.
🏆 “Hotel California” e il mito
È Felder a portare la demo su 12 corde che diventa “Hotel California”. Il brano prende forma con testi di Don Henley e Glenn Frey, ma è l’assolo finale a consacrarlo. Costruito sul dialogo call and response tra Don Felder e Joe Walsh, è universalmente riconosciuto come uno dei migliori della storia del rock, analizzato in scuole di musica e riviste specializzate. Dal vivo Felder lo eseguiva con la celebre Gibson EDS-1275 a doppio manico, uno spettacolo nello spettacolo.
📰 Eredità & riconoscimenti
“Hotel California” rimane un inno senza tempo, celebrato dalla critica e amato dai fan. Riviste come Rolling Stone e Guitar World lo collocano regolarmente tra i più grandi assoli mai registrati. Curiosità: la versione definitiva fu abbassata da Mi minore a Si minore per adattarsi meglio alla voce di Henley.
🎧 Il brano da (ri)scoprire
Se c’è una canzone che definisce l’arte di Don Felder, è senza dubbio “Hotel California”. Riascoltarla significa rivivere l’essenza del rock anni ’70: atmosfere sospese, intrecci di chitarre e quell’assolo che continua a far sognare.
💬 Una voce dei fan
“You'll never see groups with 3 guitarists that can harmonize vocally and harmonizing lead guitar lines. Drummers that sing and bassists holding it all together. The Eagles were a once in a lifetime supergroup.” — @davida6889, 2 anni fa
Traduzione: “Non vedrai mai più gruppi con 3 chitarristi capaci di armonizzare sia le voci che le linee di chitarra solista. Batteristi che cantano e bassisti che tengono insieme tutto. Gli Eagles furono una superband irripetibile.”
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