20 luglio: Chris Cornell nasce, Chester Bennington muore

20 luglio: Chris Cornell nasce, Chester Bennington muore

Due voci indimenticabili unite da amicizia, dolore e una tragica coincidenza

🔗 20 luglio: l’inizio e la fine di un legame eterno
Il 20 luglio segna una delle coincidenze più struggenti della storia del rock: il giorno in cui nasce Chris Cornell nel 1964 e, 53 anni dopo, muore Chester Bennington, nel 2017. Due voci inconfondibili, due cuori fragili ma immensi, legati da una profonda amicizia e da un destino che sembra scritto da una ballata triste e potente. Non solo colleghi, ma fratelli di palco e di anima.

🧒 Le origini di due anime inquiete
Chris cresce a Seattle, in una famiglia numerosa, tra musica classica e Beatles. Durante l’adolescenza, le sue influenze si ampliarono includendo anche i Police, e dagli anni 17-19 anni si avvicinò molto a Elvis Costello, così come ai gruppi britannici che dominavano le radio americane dell’epoca: Led ZeppelinBlack Sabbath e Rolling Stones. È la chitarra acustica a salvarlo da un'adolescenza complicata. Chester nasce in Arizona e affronta un’infanzia segnata da abusi e disordini familiari. Anche per lui, la musica è salvezza: nei primi anni dell'adolescenza, ha iniziato ad appassionarsi a Depeche Mode e soprattutto agli Stone Temple Pilots, poi si rifugia nel grunge di Seattle. Diverrà la voce nei Linkin Park.

🎸 Dal grunge al nu metal: un'amicizia tra icone
Chris esplode con i Soundgarden e più tardi con gli Audioslave. Chester conquista il mondo con Hybrid Theory, che diventa il disco di debutto più venduto del nuovo millennio. I due si incontrano, si esibiscono insieme su “Hunger Strike” e stringono un legame vero, che va oltre il palco. Chester diventa padrino del figlio di Chris: un gesto che dice tutto. Non perderti quel capolavoro che è Hunger Strike cantata da Chris e Chester dai un' occhiata qui sotto. 👇 

🗣️ Commozione tra colleghi e fan
Dopo il suicidio di Cornell il 18 maggio 2017, Chester scrive una lettera commovente: “Non riesco a immaginare un mondo senza di te”. Il 20 luglio, giorno del compleanno dell’amico, Chester decide di seguirlo. Mike Shinoda ne parla come di una ferita ancora aperta. Eddie Vedder lo definisce “un fratello maggiore”. Rolling Stone parla di “due voci capaci di trasformare il dolore in arte”.

🎧 One More Light: la canzone che consola tutti
Il brano “One More Light” fu scritto per commemorare una persona cara. Dopo la morte di Chris, Chester faticò persino a eseguirlo dal vivo.

Oggi è diventato un inno alla memoria e alla connessione umana. In un commento sotto il video ufficiale su YouTube, un fan scrive:

“This song saved me when I lost my father. Now it’s saving me for Chris and Chester.”
RockForever24, 22 luglio 2017
📌 Traduzione: “Questa canzone mi ha salvato quando ho perso mio padre. Ora mi salva per Chris e Chester.”


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