16 luglio 1952🥁Stewart Copeland, il ritmo che reinventò il rock
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🥁 Stewart Copeland: il batterista che cambiò il rock, nato il 16 luglio 1952
Il 16 luglio 1952, ad Alexandria (Virginia), nasceva Stewart Copeland, figlio di un agente della CIA e di una archeologa. Una famiglia cosmopolita, che lo porterà a vivere in Libano e crescere tra culture e ritmi diversi. A 5 anni già picchiava tamburi, a 7 suonava il primo set completo.
Oggi festeggiamo 73 anni di energia, genialità ritmica e sperimentazione sonora.
🔥 Dai Curved Air ai Police: l’evoluzione di un fuoriclasse
Dopo l’esperienza con i Curved Air, band prog britannica, Stewart fonda nel 1977 i Police, insieme a Sting e Andy Summers. In un’epoca dominata dal punk, loro osano fondere new wave, reggae, funk e rock.
Il suo stile è inconfondibile: charleston aperti, rullate oblique, poliritmie che sembrano danza tribale, eppure sono puro calcolo musicale. I suoi riferimenti? Ginger Baker, ma anche la musica africana e araba ascoltata in gioventù.
🎤 "Un'orchestra dentro un solo batterista"
Nel tempo, le lodi si sono moltiplicate.
Neil Peart (Rush) disse:
“Copeland unisce matematica e tribalismo. Unico.”
Bono aggiunse:
“Stewart guidava i Police. Era il motore.”
E lui, con ironia, amava ricordare:
“Sono il miglior batterista del mondo… finché non arriva uno vero.”
Un genio che ha anche composto musiche da film, serie tv e videogame, tra cui Rumble Fish, Wall Street e Spyro the Dragon.
🌍 La consacrazione di un mito
I fan lo considerano una leggenda vivente. Rolling Stone lo inserisce nella Top 10 dei migliori batteristi di tutti i tempi.
Con i Police ha vinto 5 Grammy Awards, venduto milioni di dischi e scritto pagine memorabili del rock anni ’80.
E non si è mai fermato: progetti orchestrali, docu-serie, e ancora live sperimentali ne fanno un artista in continua evoluzione.
🎧 Brano da riscoprire: “Voices Inside My Head”
Tra i brani che meglio rappresentano l’arte ritmica di Copeland, “Voices Inside My Head” è pura ipnosi . Nessun assolo, nessun virtuosismo: solo groove.
Dal minuto 2:35 in poi un diluvio di Charleston taglienti, piatti leggeri, battiti profondi.
Un battito cerebrale, perfettamente Police.
💬 Commento top su YouTube
“Stewart Copeland turns hi-hats into poetry. This groove is hypnotic, robotic, and human all at once.”
— @ghostgroove1974, 12 settembre 2022
💡 Traduzione:
“Copeland trasforma i charleston in poesia. Un groove ipnotico, robotico e umano allo stesso tempo.”
🧠 Curiosità finale
Nel 1985, durante le registrazioni di The Rhythmatist, Stewart Copeland registrò percussioni tra i villaggi africani e nei deserti del Sahara, usando strumenti tribali e microfoni portatili. Un viaggio sonoro mai sentito prima.
Storie Rock – Artisti, Dischi, Ricordi
🎸 Ogni giorno un racconto che merita di essere ascoltato.