15 giugno 1979: Joy Division pubblicano Unknown Pleasures

15 giugno 1979 – Il futuro oscuro dei Joy Division

Mentre l’Inghilterra post-industriale cercava una nuova voce, quattro ragazzi di Manchester pubblicavano un disco destinato a diventare culto: Unknown Pleasures dei Joy Division.
Non un semplice debutto, ma un vero atto di rottura. Un album scuro, inquieto, profondamente emotivo. Con la voce tesa e profetica di Ian Curtis, il rock entrava in un nuovo territorio: quello del malessere lucido.


🎙️ Un suono che veniva dal futuro

Prodotto da Martin Hannett, il disco suona ancora oggi avanzato e straniante: ambienti riverberati, basse frequenze potenti, batteria aliena, silenzi assordanti.
“Unknown Pleasures” non cerca di piacere: ti trascina dentro.
Come dichiarò il bassista Peter Hook:

“Registrare quell’album fu come costruire un mondo. Un mondo freddo. Ma bellissimo.”


🧠 Una curiosità da collezionisti

Il celebre artwork con le onde bianche su sfondo nero è tratto dal segnale radio della prima pulsar mai scoperta.
A disegnarlo fu Bernard Sumner, a rifinirlo graficamente Peter Saville.
Oggi è una delle copertine più riconoscibili della storia del rock, stampata su milioni di t-shirt, spesso anche da chi non ha mai ascoltato una nota della band.


📈 Un’eredità eterna

All’epoca della sua uscita, Unknown Pleasures non entrò nemmeno in classifica.
Eppure, oggi è considerato uno degli album fondamentali del XX secolo.
Ha influenzato band come U2, The Cure, Interpol, Radiohead, Nine Inch Nails.
Rolling Stone, NME e Pitchfork lo includono regolarmente nelle liste dei dischi da ascoltare almeno una volta nella vita.


🎧 Il brano consigliato: "Disorder"

Il brano d’apertura, “Disorder”, è pura ipnosi: quel basso meccanico, la batteria robotica, la voce tremante.
Un urlo trattenuto, perfettamente imperfetto, capace di raccontare il disagio come pochi altri nella storia della musica.


📝 Il commento top sotto al video:

“I Joy Division sembrano una band aliena: un suono pulitissimo, groove anti-funk e uno spazio sonoro ambientale ed estremo. Sembreranno sempre musica venuta dal futuro.”
— @yeatsbellfilms


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