13 Set 1990 – Vedder incide Alive/Once/Footsteps: nascono i Pearl Jam
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13 Set 1990 – Vedder incide Alive/Once/Footsteps
🔥 Un evento che cambia la rotta del grunge
Oggi raccontiamo un evento che dirotta la storia del rock di Seattle: metà settembre 1990 (spesso indicato 13/09). Jack Irons recapita a Eddie Vedder un demo strumentale firmato Stone Gossard/Jeff Ament. Dopo la consueta uscita in surf sulla costa di San Diego, Vedder rientra, scrive e incide in casa le voci per “Alive”, “Once”, “Footsteps” (la futura Mamasan Trilogy). La band, folgorata, lo invita a volare a Seattle.
👥 I protagonisti, in breve
Jack Irons: ex batterista dei Red Hot Chili Peppers, amico e “ponte” tra le parti; in seguito suonerà anche nei Pearl Jam.
Eddie Vedder: diventerà voce e volto dei Pearl Jam, simbolo del grunge anni ’90.
Stone Gossard (chitarra) & Jeff Ament (basso): provengono dai Mother Love Bone, progetto interrotto dalla tragica morte del frontman Andrew Wood (1990). Quelle demo nascono per ripartire dopo il lutto.
Mike McCready: chitarrista di scuola classic rock, già negli Shadow; chiamato da Gossard per completare il nuovo gruppo, diventerà il lead guitarist dei Pearl Jam.
🎛️ Il nastro che unisce i pezzi
Quel demo—poi circolato come “Stone Gossard Demos ’91”—riaccende l’alchimia fra i futuri Pearl Jam. Ament, Gossard e McCready cercano voce e batteria; ascoltata la cassetta con le linee di Vedder, lo convocano. Vedder atterra a Seattle il 13 ottobre 1990 e, in una settimana, la chimica è evidente: prove incandescenti e prime versioni di brani destinati a segnare un’epoca.
🏆 Fan, letture e riconoscimenti
Per la maggior parte dei fan, “I’m still alive” diventa subito un inno di sopravvivenza: un coro liberatorio urlato sotto palco. Solo in seguito, grazie a racconti e interviste, molti scoprono il retroscena familiare: la rivelazione adolescenziale di Vedder—l’uomo cresciuto come padre era il patrigno, il padre biologico era già scomparso. Intanto Ten esplode e, tra successi e classifiche, si impone come classico del decennio.
🎧 Brano consigliato: “Alive”
Da confessione privata a rito collettivo: “Alive” è il punto di contatto tra classic rock e nuova sensibilità di Seattle, sospinto dall’assolo incandescente di Mike McCready.
Curiosità: prima del nome definitivo, la band suona come Mookie Blaylock (playmaker NBA); il nome viene poi dismesso per ragioni legali e l’album Ten omaggia il numero di maglia (10) del giocatore.
Curiosità 2 (titoli di lavorazione): “Dollar Short” (Alive), “Agytian Crave” (Once), “Footsteps” (rimasto tale). “Footsteps” non entra in Ten: esce come B-side di “Jeremy” (1992) e sarà poi raccolto in Lost Dogs (2003).
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🎸 Ogni giorno un racconto che merita di essere ascoltato.