13 giugno 1995: Alanis Morissette e il terremoto di Jagged Little Pill
Condividi
🟣 Era il 13 giugno 1995.
Nel bel mezzo degli anni ’90, tra chitarre distorte e rivoluzioni personali, Alanis Morissette pubblica Jagged Little Pill.
Un album di rabbia e grazia, di urla e silenzi, che ha riscritto i codici del rock femminile.
Nessuno si aspettava un impatto simile da una ex popstar canadese: invece arrivò una voce cruda, autentica, fuori controllo.
“Ironic”, “You Oughta Know”, “Hand in My Pocket”… ogni traccia era una confessione gridata al mondo.
E il mondo l’ha ascoltata. Forte.
🎙️ Una voce senza filtri.
Alanis registrò il disco a Los Angeles, con il produttore Glen Ballard.
Aveva appena 21 anni. E nessuna paura di dire cose scomode.
"What it all comes down to, is that I haven't got it all figured out just yet."
Una frase che suona ancora oggi come un manifesto generazionale.
L’album mischiava grunge, pop e spoken word con una forza brutale.
In un’epoca dominata da frontman maschili, Alanis diventava il volto di una nuova ondata.
🧠 Una curiosità che pochi ricordano.
“You Oughta Know”, il brano che ha lanciato il disco, era stato rifiutato da più etichette.
Fino a quando la Maverick Records (di Madonna) ci ha creduto.
La versione finale vede Flea e Dave Navarro dei Red Hot Chili Peppers alla sezione ritmica.
E alla batteria c’era Taylor Hawkins, all’epoca sconosciuto: fu proprio vedendolo in azione con Alanis che Dave Grohl lo volle nei Foo Fighters.
Il resto è storia. E leggenda.
📈 Il successo è stato travolgente.
Jagged Little Pill ha venduto oltre 33 milioni di copie nel mondo.
È rimasto per 72 settimane nella Top Ten americana.
Ha vinto 5 Grammy Awards, incluso Album dell’anno.
Rolling Stone lo inserisce nei “500 album più importanti della storia”, alla posizione #69.
E Alanis? È diventata un’icona. E una pioniera.
🎧 Oggi ti proponiamo “You Oughta Know”
Un brano che urla vendetta, ma con lucidità.
Una canzone nata da una delusione amorosa, che ha ridato voce e potere a migliaia di donne.
La voce di Alanis taglia come un bisturi.
E oggi, dopo 30 anni, fa ancora male. Ma anche bene.
📝 Il commento top sotto al video:
"Si può davvero sentire la sua RABBIA. Ed è per questo che la amiamo."
— @fernandocamacho6939
Storie Rock – Artisti, Dischi, Ricordi
🎸 Ogni giorno un racconto che merita di essere ascoltato.