🔥 8 giugno 2004 – Velvet Revolver, Contraband

🟣 Era l’8 giugno 2004. I Velvet Revolver pubblicano Contraband, il loro album d’esordio. Non era solo un disco: era una dichiarazione d’intenti. Una scarica elettrica in piena era digitale. Una rivincita. Una rinascita.

Slash 🎩, Duff McKagan, Matt Sorum – i motori storici dei Guns N’ Roses – si uniscono a Scott Weiland, ex voce tormentata degli Stone Temple Pilots, e al chitarrista Dave Kushner. Ne nasce un supergruppo, ma con la fame, la rabbia e la necessità di far male del miglior hard rock.

Brani come Slither, Dirty Little Thing, Fall to Pieces non sono semplici singoli: sono confessioni, urla, cicatrici aperte in forma musicale. Contraband è un disco diretto, potente, sincero.


🎙️ Rabbia, redenzione e riff

L’atmosfera in studio era tutto tranne che tranquilla. Scott Weiland era reduce da una lunga battaglia contro le dipendenze, Slash era tornato sobrio da poco, e Duff aveva lasciato anni di eccessi alle spalle. Ma la chimica era reale. Slash componeva riff da brivido, Weiland scriveva testi durissimi, autobiografici.

Una curiosità? Il nome Velvet Revolver fu scelto dallo stesso Weiland, ispirandosi a due immagini opposte: Velvet, come il glam decadente anni ’70, e Revolver, come pericolo, tensione. Esattamente ciò che la band trasmetteva.


📰 L’accoglienza: tra scetticismo e rispetto

In un’epoca in cui le rock band sembravano suonare tutte in digitale e con voce filtrata, Contraband fu una scossa.
Rolling Stone lo definì “un debutto che suona come un ritorno alla vita”, mentre Kerrang! lo celebrò come “muscolare, melodico, maledetto”.

I colleghi furono i primi a rendere omaggio. Dave Grohl ne lodò l’urgenza. Maynard James Keenan parlò di “un album che ha ridato dignità al rock radiofonico”. La stampa, inizialmente cauta, dovette ammetterlo: i Velvet Revolver avevano colpito nel segno.


📈 Un successo che brucia ancora

Il pubblico rispose con entusiasmo. Contraband debutta direttamente al numero 1 della Billboard 200, vendendo oltre 2,5 milioni di copie negli USA in pochi mesi.
Il singolo Slither vince un Grammy Award come Best Hard Rock Performance, mentre Fall to Pieces scala le classifiche e conquista le radio.

L’album è oggi considerato uno degli ultimi grandi successi hard rock prima del definitivo trionfo dello streaming e del declino del formato band.


🎧 Da ascoltare oggi: Fall to Pieces

Non è solo una ballata. È una confessione. È Scott Weiland che si spezza, con la voce che trattiene dolore e dolcezza. Slash costruisce intorno a lui uno dei suoi assoli più emozionanti. Fall to Pieces è cruda, viva, inesorabile.

“I am falling, falling apart…” – Scott Weiland
Un brano che racconta una discesa, ma con una bellezza disarmante.


📝 Il commento top sotto al video 🔝

@AbundantHarvests – 1 anno fa
Sadly Scott fell to pieces one last fatal time. This song is still haunting and powerful 7 years later. Scott's voice and Slash's beautiful guitar riffs create a masterpiece rock ballad which stands the test of time. Velvet Revolver one of the last great rock bands. Gone but never forgotten, Scott.

📜 Purtroppo Scott è crollato un’ultima volta, fatalmente. Questa canzone è ancora struggente e potente dopo 7 anni. La voce di Scott e i riff di Slash creano una ballata che ha superato la prova del tempo. I Velvet Revolver sono stati una delle ultime grandi rock band. Scomparso, ma mai dimenticato, Scott.


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